Il Musée Albert-Kahn e il suo giardino, una cornice verde d'eccezione alle porte di Parigi

Il Musée Albert Kahn, recentemente rinnovato, merita una visita nella regione Hauts-de-Seine. In questo luogo che ci porta in viaggio troviamo anche un parco sublime per la gioia degli amanti dei giardini.

Andiamo quindi a Boulogne-Billancourt, alle porte di Parigi, per scoprire questo spazio verde unico, classificato come Monumento Storico alla fine del 2015, che ci trasporta in mondi diversi.

Albert Kahn si trasferì a Boulogne sur Seine nel 1893. Inizialmente inquilino della sua villa privata, si innamorò del luogo e ne divenne proprietario due anni dopo. Appassionato di giardinaggio, decise di acquistare man mano gli appezzamenti vicini. Nel 1910, si ritrovò con venti appezzamenti per una superficie totale di 4 ettari.

Dal 1895 al 1920, Abraham Kahn (vero nome), il famoso banchiere filantropo, decise di creare un giardino delle scene. Grande pacifista, immaginò un giardino in cui si mescolassero culture diverse, convinto che la conoscenza degli altri avrebbe contribuito alla pace. Le sue immagini e i suoi giardini permisero all'élite dell'epoca di scoprire il valore e la ricchezza della diversità culturale.

È quindi una mappa personale ricavata dai suoi viaggi e dalle sue scoperte quella che viene ora esposta. Andiamo alla scoperta di 7 paesaggi in dialogo tra loro. Il programma delle scoperte:

• la foresta blu e la palude,
• la foresta dorata e il prato,
• La foresta dei Vosgi,
• Il giardino francese e il suo frutteto-roseto,
• Il giardino inglese
• Il villaggio giapponese
• Il giardino giapponese contemporaneo

Il villaggio giapponese fu creato dopo un viaggio in Giappone alla fine del XIX secolo. Albert Kahn incaricò artisti giapponesi di disegnare la pianta e le piantagioni. Vi si trovano una casa da tè tradizionale e 2 abitazioni tradizionali trasportate dal Giappone. Sarete sedotti da questo spazio armonioso, colorato, quasi confidenziale, dove ogni elemento ha il suo posto.

Si prosegue poi con il Giardino giapponese contemporaneo, un omaggio alla vita e all'opera di Albert Kahn, creato negli anni '90 dall'architetto paesaggista Fumiaki Takano. Il ponte rosso è un evidente richiamo visivo, e sarete sedotti dai colori dei fiori e dallo stagno in cui zigzagano carpe colorate. Il percorso dell'acqua attraverso il giardino simboleggia la vita di Albert Kahn.

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Si passa poi al giardino francese. Qui scopriamo 3 blocchi geometrici, tipici dei giardini francesi, davanti a una grande serra ancora in fase di restauro. Rose, alberi da frutto, aiuole erbacee e fioriere fanno da sfondo. Il giardino è delimitato da due file di tigli e castagni che accentuano la regolarità del disegno. La serra ornamentale, una magnifica opera in ferro della fine del XIX secolo, funge da giardino d'inverno.

Ci inoltriamo poi nella grande foresta, che ci porta a volte sulle montagne dei Vosgi e a volte nel prato, dove scopriamo betulle, cedri e altre piante selvatiche. Il prato, con la sua moltitudine di piante selvatiche, è stato ispirato da un movimento sorto in Inghilterra alla fine del XIX secolo, che segna la ricerca di una natura libera.

Infine, c'è il giardino all'inglese, dove potrete lasciarvi andare alla natura. Questo spazio bucolico è caratterizzato da un prato fiorito, un roccolo, un laghetto e una cascata.

In breve, se volete fare del verde, creare un parco e un giardino sublime e allo stesso tempo viaggiare attraverso luoghi e culture diverse, questa è una passeggiata che vale la pena di fare.

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