Riviera Fuga, un ristorante italo-giapponese galleggiante sulla Senna tanto bello quanto delizioso

Appena aperto, il ristorante galleggiante Riviera Fuga è già un punto fermo sulle rive della Senna, con la sua cucina che combina influenze italiane e giapponesi.

Riviera Fuga, il nuovo ristorante galleggiante di Pierre Doublet e Quentin Garreau de Labarre, alias la Famiglia Fuga, già artefice di Laïa e Francette, offre un'atmosfera di vacanza sull' acqua. Ormeggiato a pochi passi dal Ponte Alexandre III, di fronte al Grand Palais, il ristorante offre una vista ininterrotta sulla Senna e sui monumenti di Parigi.

Qui l'arte di vivere mediterranea è al suo massimo. Decorata con grande cura in uno spirito da riviera anni '70, la chiatta è opera dell'arredatore belga Jean-Philippe Demeyer. Tessuti a righe blu e gialle, un gigantesco tappeto realizzato su misura per il locale, un maestoso bar centrale e un sontuoso tetto in vetro che inonda il ristorante di luce naturale: vi faranno sentire a casa.

Il menu dello chef Daniel Ortiz Maldonado colpisce per la sua finezza e maestria. Va detto che a Parigi i ristoranti sulle rive della Senna hanno la dura reputazione di esistere solo per il piacere degli occhi dei turisti, che al loro arrivo sono potenzialmente meno attenti alla qualità e al prezzo.

Qui non è così. Tanto per cominciare, i prezzi sono estremamente convenienti per l'ambiente e la zona: a pranzo, 29 euro per un antipasto/primo piatto o un secondo piatto/dessert, 35 euro per un antipasto/primo piatto/dessert; a cena, 60 euro per un menu di 7 portate. E poi c'è il fatto che la cucina italo-giapponese dello chef brasiliano è tutt'altro che una banale cucina fusion, termine tanto abusato negli ultimi quindici anni.

Lo chef, che ha lavorato nelle cucine di William Ledeuil alla Ze Kitchen Galerie e di Greg Marchand a Le Frenchie, ha mantenuto le specialità iconiche dello stivale e il modo in cui divide il menu in antipasti, primi e secondi. Dal Giappone trae tecniche, sapori e ingredienti con cui trascende i suoi piatti transalpini.

Il cannolo di tartare di manzo (8 euro) è abbinato a shitake grigliato e maionese ume kosho; il sashimi di magro con ponzu di pomodoro; l' insalata di pomodori cimelio (11 euro) con ricotta morbida e rabarbaro tosazu; i brocoletti (12 euro) con yuzu kosho e grano saraceno soffiato.

Nei bicchieri, il felice connubio continua con creazioni d'autore dalle tonalità giapponesi, come il cocktail Mi Amore (gin, liquore alla pesca di vite, succo di limone, meloncello, prosecco; 16 euro) e il cocktail Matcha Gin Fizz (yuzucello della casa, gin, succo di sudachi, sciroppo di zucchero, tè matcha, acqua frizzante; 15 euro). Per quanto riguarda i vini, le circa 300 referenze sono esclusivamente francesi o italiane.

Non c'è modo migliore di iniziare che con un piatto di condivisione, come l'ostrica speciale Isigny n°2 (8 euro per due) con la sua vinaigrette di ume. Poi si passa ai primi e ai secondi, tra cui i deliziosi agnolotti ripieni di squacquerone (16 euro) conditi con una sabayon all'arancia e bottarga fresca grattugiata; il baccalà (23 euro) e la sua sabayon ai porri-wasabi; o il bel pollame e le sue melanzane al miso.

Prima di partire come James Bond a bordo della barchetta che Riviera Fuga noleggia per una crociera sulla Senna, vi innamorerete dei dessert, un babasaké (11 euro), una delicata rielaborazione del babà tradizionale, con crema diplomatica al sudachi; e un dessert leggero (12 euro) con praliné al caffè e gel al whisky.

Riviera Fuga ha tutto ciò che si può desiderare: un bel posto sulle onde, un menu che vi porterà sicuramente in viaggio.