Settimana della moda di Parigi: la storia della settimana della moda di Parigi

Da Audrey de Sortiraparis · Foto di Audrey de Sortiraparis · Pubblicato su 14 gennaio 2024 alle 18:04
L'avvincente storia della Settimana della moda di Parigi, da Paul Poiret a Yves Saint Laurent, viene svelata in un'affascinante narrazione. Dal "New Look" di Christian Dior nel 1947 alle spettacolari sfilate di oggi, Parigi rimane la capitale indiscussa della moda.

Lastoria della Settimana della Moda di Parigi è una saga mozzafiato, tessuta da maestri della moda che hanno lasciato un segno indelebile nel mondo dell'haute couture.

Gli albori della moda parigina, all'inizio del XX secolo, furono segnati da audaci couturier come Charles Worth e Paul Poiret, desiderosi di presentare le loro creazioni in movimento. Paul Poiret organizzò balli sontuosi, in cui gli ospiti gareggiavano in abiti eleganti, il più leggendario dei quali fu la "Mille et Deuxième Nuit" del 1911, che presentò i suoi abiti paralume e i suoi sarouels. Fu un evento importante, che segnò l'inizio delle presentazioni di moda.

Gli anni Venti e Trenta videro l'emergere di talenti come Coco Chanel, Elsa Schiaparelli e Madeleine Vionnet. In questo periodo le sfilate, che in precedenza erano state feste su larga scala, si trasformarono in presentazioni intime ed esclusive riservate ai clienti. Si trattava di eventi organizzati in una cerchia ristretta, con la massima segretezza e senza spazio per i fotografi.

Pochi anni dopo, nel 1945, le norme del secondo dopoguerra, promosse dalla Chambre Syndicale de la Haute Couture, imponevano alle case di moda di presentare almeno 35 abiti a stagione. Mentre l'industria della moda d'oltreoceano si evolveva, sulla scena parigina apparve un couturier iconico: Christian Dior. Nel 1947 rivoluzionò la moda con il suo"New Look", ridefinendo linee e femminilità, insieme ad altri grandi nomi dell'epoca come Jacques Fath, Hubert de Givenchy e Pierre Balmain.

Negli anni Sessanta, l'avvento diYves Saint Laurent segnò una transizione verso il prêt-à-porter e una rinnovata attenzione per i giovani e la cultura giovanile. Nasce il prêt-à-porter.

Nel 1973, la Fédération Française de la Couture viene creata in concomitanza con la prima settimana della moda ufficiale di Parigi, inaugurata dalla memorabile sfilata"Battle of Versailles". Questa sfilata mise uno contro l'altro gli stili francese e americano, con l'obiettivo di raccogliere fondi per il restauro del Castello di Versailles. Le regole del gioco sono cambiate e la competizione è iniziata.

I decenni successivi furono segnati da sfilate audaci e creazioni iconiche, da Jean Paul Gaultier a Thierry Mugler, passando per Karl Lagerfeld come direttore artistico di Chanel. Gli anni Novanta hanno visto l'arrivo di stilisti britannici come John Galliano a Dior e Alexander McQueen a Givenchy.

Oggi le sfilate di Parigi sono più grandiose che mai. Con la sua creatività sfrenata, Parigi conferma a ogni sfilata il suo indiscusso status di capitale della moda.

Informazioni pratiche:

Tradizionalmente, i marchi svelano le loro collezioni di prêt-à-porter 6 mesi prima della messa in vendita, per avere il tempo di organizzare la produzione dei capi presentati. Per esempio

- per gli uomini: autunno/inverno a gennaio e primavera/estate a giugno
- per le donne: autunno/inverno a febbraio, inizio marzo e primavera/estate a settembre, ottobre
- per l'Alta Moda (senza scadenze di produzione): Primavera/Estate a gennaio e Autunno/Inverno a luglio.

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