Ilprimo one-man show di Gabriel Donzelli è introdotto da questa semplice battuta: "Ciao, mi chiamo Gabriel, vi parlerò della mia vita, che ha avuto alti e bassi ma non preoccupatevi, presto finirà".
Il 21enne è salito sul palco del Palais des Glaces soprattutto per "il bisogno di raccontare la sua storia personale ed emotiva" e, soprattutto, per poter raccontare il suo più grande demone, la malattia di cui ha sofferto da bambino.
Questa malattia, una vera e propria disgrazia familiare, è stata anche oggetto di un'altra narrazione artistica, condotta dai suoi stessi genitori, Valérie Donzelli e Jérémie Elkaim sul grande schermo, con il film"La Guerre est Déclarée".
Per l'autore del suo stesso spettacolo, parlare della malattia all'alba dei vent'anni è un modo per ricostruirsi e calmarsi, ma anche per dare finalmente libero sfogo alla sua voglia di raccontare e di essere ascoltato. Gabriel Donzelli sceglie l' umorismo per mediare i suoi bisogni e desideri, ma anche per proteggersi dallo sguardo di chi lo accoglie.
È uno spettacolo toccante e intimo, co-scritto con Timothé Fiorini, di cui l'autore condivide le varie e versatili ispirazioni; personaggi stand-up e comici in generale, tra cui Baptiste Lecaplain, ma anche Franck Dubosc, e il suo genio comico, o il gioco di Jim Carrey, per la sua follia. "C'est bientôt fini" sarà rappresentato ogni martedì sera al Petit Palais des Glaces fino al 2 gennaio 2024.
