Jonas Trueba chiama ancora una volta i suoi due attori preferiti, Itsaso Arana e Vito Sanz, per il suo nuovo lungometraggio, Septembre sans attendre, presentato alla Quinzaine des Cinéastes. I due attori interpretano rispettivamente Alex e Ale. Lui è un attore, lei una regista, stanno insieme da quasi 15 anni ma stanno per separarsi.
Il film ruota intorno all'annuncio della separazione a tutti (parenti e amici, e più incongruamente, il vicino di casa e persino l'idraulico che viene a sturare il lavandino) e alla preparazione di una grande festa di rottura alla fine dell'estate, "come un matrimonio ma al contrario", seguendo il consiglio del padre di Ale. La notizia ha lasciato tutti intorno a loro sbigottiti.
Giocando sulla ripetizione di luoghi comuni che si trasformano in gag ( "Ci sta bene, abbiamo deciso insieme, è di comune accordo ", ripetono in continuazione nei loro aperitivi di proselitismo, usando termini a volontà), il film si concentra sui preparativi di questa separazione e di questa festa... che, alla fine, non vediamo quasi per niente, se non durante i titoli di coda. Perché Septembre sans attendre è, in realtà, una vera e propria commedia sul matrimonio, e non ne fa mistero.
Il film di Jonas Trueba offre anche una riflessione sul cinema in termini di contenuto e forma, attraverso una messa in scena espressiva - inquadrature in sequenza, split screen - e vivaci dibattiti - sulla moralità di The Party ma anche sul perfezionismo nella settima arte secondo Stanley Cavell, con i personaggi che invocano la sua preziosa opera Alla ricerca della felicità - che sfociano in un imbroglio tra il film che stiamo guardando e quello che Ale sta montando nella sua sala di montaggio.
Suggerendo che la coppia è anche cinema, Jonas Trueba consegna qui un oggetto strano e piuttosto complesso, una sorta di film nel film. Ale monta il film della sua vita (questa è un'opera importante della sua carriera) e della sua vita (letteralmente), utilizzando lo stesso materiale cinematografico che noi, spettatori di Septembre sans Attendre, abbiamo appena visto sullo schermo. Un film radioso.
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