Anthony Hopkins torna in un ruolo storico con Freud, l'ultima confessione, un dramma storico diretto da Matt Brown. Basato sull'opera teatrale di Mark St. Germain, il film descrive un incontro immaginario tra due importanti figure del XX secolo: Sigmund Freud, fondatore della psicoanalisi, e C.S. Lewis, scrittore cristiano e futuro autore delle Cronache di Narnia. Ambientato a Londra alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale, questo huis clos filosofico contrappone due visioni del mondo in un dialogo intenso e intimo.
Freud, l'ultima confessione sarà proiettato nei cinema dal 4 giugno 2025.
Il faccia a faccia tra Anthony Hopkins e Matthew Goode viene svelato nel trailer di Freud, l'ultima confessione, un racconto di introspezione, fede e ragione.
Sinossi : Alla vigilia della Seconda guerra mondiale, Sigmund Freud si rifugia a Londra con la figlia Anna. Indebolito dalla malattia, l'interesse di Freud si riaccende quando scopre che C.S. Lewis, uno scrittore cristiano, lo ha citato nei suoi scritti. Il loro incontro si trasforma in un duello verbale sulla questione di Dio, mettendo l'uno contro l'altro due visioni del mondo radicalmente diverse.
Diretto da Matt Brown, Freud's Last Session segue le orme di film come Les Heures sombres (Le ore buie), Le Discours d'un roi (Il discorso del re) e Le Cercle des poètes disparus (The Dead Poets Society): opere in cui le parole hanno la precedenza sull'azione, in cui le tensioni si giocano con parole, silenzi e sguardi. Il film immagina un incontro fittizio tra Sigmund Freud, interpretato da Anthony Hopkins, e C.S. Lewis(Matthew Goode), a Londra il giorno dell'entrata in guerra del Regno Unito, il 3 settembre 1939.
Trascinata da dialoghi densi e da un'atmosfera introspettiva, la storia esplora le tensioni fondamentali tra fede e ragione, scienza e spiritualità, morte ed eredità intellettuale. Sebbene immaginario, il confronto tra Freud e Lewis poggia su solide basi storiche e filosofiche, conferendo al film una portata riflessiva che va ben oltre la sua cornice narrativa.
Il cuore del film è un dialogo tra due grandi figure del XX secolo. Freud, in esilio e gravemente malato, invita Lewis a confrontare il suo pensiero ateo con quello dello scrittore cristiano, rinnovato dalla fede. I loro scambi su Dio, la sofferenza, il senso di colpa e il dolore si svolgono nell'arco di una giornata, punteggiati da flashback che illustrano le loro ferite passate: Lewis di fronte alla guerra, Freud di fronte alla malattia e alla perdita.
Questi spostamenti temporali, pur essendo illustrativi, a volte sminuiscono la fluidità della narrazione. La loro integrazione manca di naturalezza, minando l'equilibrio della narrazione e creando una sorta di distanza emotiva dal pubblico.
Dal punto di vista visivo, il film riprende le sue origini teatrali: inquadrature fisse, strette, luci soffuse e una tavolozza di colori scuri. Questa sobrietà, volta a sottolineare l'intensità del dibattito, può anche rafforzare l'impressione di lentezza. L'atmosfera è pesante, quasi claustrofobica, e alcuni critici hanno lamentato che la messa in scena è troppo mansueta, persino austera.
La colonna sonora è minimalista e sottolinea le parole. Alcuni elementi storici, come estratti radiofonici di discorsi di Hitler, ricordano l'ansioso contesto geopolitico in cui si svolge l'incontro.
Anthony Hopkins domina lo schermo con un'interpretazione ricca di sfumature: un Freud autoritario, ma pieno di dubbi, il cui dolore fisico e la paura della morte lo rendono più umano. Matthew Goode, nel ruolo di C.S. Lewis, è più sobrio. Il suo personaggio, pur essendo centrale per l'idea del film, rimane poco sfruttato, a volte sopraffatto dalla statura di Freud.
Ma è in un ruolo più discreto che si trova una delle vere ricchezze del film: Liv Lisa Fries interpreta Anna Freud, l'unica figlia di Sigmund, lei stessa un'importante psicoanalista infantile.
Il suo personaggio, apparentemente secondario, aggiunge una dimensione emotiva profonda, quasi silenziosa. Anna incarna la figura della figlia intellettualmente brillante che è interamente devota al padre, soggetta ai suoi capricci e prigioniera della sua autorità.
Il film tratteggia, senza spiegarla apertamente, la dipendenza emotiva e psicologica che legava Anna a Freud. È una relazione di controllo che è altrettanto rivelatrice dei dibattiti teorici e che riecheggia i concetti di transfert e sublimazione di Freud stesso. In contrapposizione, C.S. Lewis, che evoca il lutto della madre come punto di rottura spirituale, incarna una forma di liberazione dall'autorità genitoriale.
Anna diventa così, attraverso i suoi silenzi e i suoi gesti di auto-eliminazione, il riflesso inconscio delle contraddizioni di Freud. Non parla quasi mai, ma la sua presenza è sufficiente a rivelare il lato emotivo e intimo del grande teorico.
Il film solleva domande fondamentali, senza necessariamente rispondere: la fede è un rifugio? La ragione è sufficiente a consolare? La sofferenza ha un senso? Freud e Lewis si confrontano senza annullarsi a vicenda. Il film non si pronuncia mai, preferendo l'ambiguità alla dimostrazione, in uno stile che piacerà a chi ama i film che parlano e riflettono.
Freud, l'ultima confessione piacerà ai fan della giostra verbale, agli appassionati di filosofia e psicoanalisi e al pubblico che apprezza gli adattamenti teatrali intimi e cerebrali.
D'altra parte, gli spettatori che cercano un ritmo costante, una forte tensione drammatica o una regia più vivace rischiano di annoiarsi. Questo film richiede concentrazione e disponibilità all'ascolto.
Al crocevia tra l'intellettuale e l'intimo, Freud, L'ultima confessione è un'opera tanto sobria quanto densa. Sebbene a volte manchi di respiro narrativo e di slancio visivo, riesce ad affascinare grazie alla qualità dei suoi interpreti e alla pertinenza delle sue domande. Dietro la figura monumentale di Freud, il film riesce a mostrare i suoi difetti, i suoi punti deboli e gli echi umani delle sue teorie.
Quali film vedere al cinema nel giugno 2026?
Scoprite cosa c'è di nuovo al cinema nel giugno 2025, con i film in programmazione nei cinema, le proiezioni e gli orari più vicini a voi. [Per saperne di più]
Drammi da vedere al cinema: emozioni e storie intense
Guida ai film drammatici: opere attualmente in programmazione nei cinema e prossime uscite, con date, notizie e aggiornamenti regolari. [Per saperne di più]
Quale film vedere oggi al cinema? Le nostre idee per le proiezioni
film da vedere oggi nei cinema di Parigi e dell'Île-de-France. [Per saperne di più]
Questa pagina può contenere elementi assistiti da AI, maggiori informazioni qui.