Il futuro sul grande schermo: l'affresco temporale di Cédric Klapisch

Da Julie de Sortiraparis · Aggiornato il 16 maggio 2025 alle 19:22 · Pubblicato su 10 aprile 2025 alle 13:44
Presentato Fuori Concorso al Festival di Cannes 2025, La Venue de l’avenir di Cédric Klapisch combina commedia e dramma in un viaggio tra il 1895 e il 2025. Arriverà nelle sale il 22 maggio.

La Venue de l’avenir est le nouveau long métrage de Cédric Klapisch, coécrit avec Santiago Amigorena. Cette comédie dramatique de 2h06, portée par un casting intergénérationnel étoilé, sera présentée hors compétition au Festival de Cannes 2025, une première pour le réalisateur dans la sélection officielle. Le film sortira dans les salles françaises le 22 mai 2025. Il réunit notamment Suzanne Lindon, Abraham Wapler, Vincent Macaigne, Julia Piaton, Sara Giraudeau, Cécile de France, Zinedine Soualem, Paul Kircher et Vassili Schneider.

Oggi, nel 2025, una ventina di membri della stessa famiglia ricevono la notizia di ereditare una casa abbandonata da decenni. Quattro di loro – Seb, Abdel, Céline e Guy – vengono incaricati di fare il sopralluogo. All’interno di questa dimora immobile nel tempo, scoprono archivio inaspettati: fotografie d’epoca, diari, quadri e oggetti dimenticati.

Questi indizi del passato le conducono sulle tracce di Adèle, una giovane donna che nel 1895 lasciò la Normandia per andare a vivere a Parigi. La narrazione si svolge tra due epoche, quella della fine del XIX secolo, segnata dalla rivoluzione industriale, dall’invenzione della fotografia e dalla nascita dell’impressionismo, e quella del 2025. Questo confronto temporale spinge i personaggi a riflettere sul loro patrimonio familiare, sui propri ideali e sul rapporto con il progresso.

Il trailer di La Cena del futuro

Il progetto si inserisce in una vecchia passione di Cédric Klapisch per la Parigi di fine XIX secolo. Fin dal suo primo cortometraggio, Ce qui me meut, il regista aveva già esplorato quel periodo. Con La Venue de l’avenir, realizza un desiderio che portava dentro da tempo: girare un film in costume che renda omaggio a una Parigi ormai scomparsa, ispirandosi ai fotografi Eugène Atget, Charles Marville e Nadar, le cui immagini hanno alimentato l’immaginario visivo del film.

La scrittura del copione è iniziata con un approfondito lavoro di ricerca documentaristica, condotto insieme a Santiago Amigorena. Insieme hanno esplorato la Normandia e visitato numerosi musei – dal Musée d'Orsay al Marmottan, dal porto di Le Havre ad Honfleur – facendo leva su testi fondamentali come Scene di vita bohémien di Henri Murger. Questa immersione storica permea la narrazione, che intreccia tradizione familiare e patrimonio artistico, ponendo domande su come pittura e fotografia conservino i ricordi di persone e luoghi.

Il film propone anche una riflessione sul progresso tecnologico. Il ritorno tra il 1895 e il 2025 mette in risalto le innovazioni materiali e le loro ripercussioni, interrogando la modernità attraverso il punto di vista critico di alcuni personaggi. Klapisch approfondisce così un tema già presente nelle sue opere recenti: la trasmissione, ora ampliata a una dimensione storica e estetica.

Ricostruire la Parigi del 1895 ha rappresentato una sfida logistica di tutto rispetto. Carrozze, cavalli, tram e comparse in costumi d’epoca hanno richiesto un’accurata preparazione, ben distante dalle modalità più spontanee tipiche del cinema odierno. Dal punto di vista visivo, il direttore della fotografia Alexis Kavyrchine ha scelto un’estetica ispirata agli autochrome e all’impressionismo, con inquadrature che richiamano Monet o Degas. Le scene ambientate nel passato sono state riprese in anamorfica, mentre le sequenze contemporanee adottano un’immagine più nitida, ripresa con obiettivi sferici.

La musica, composta da Rob, rappresenta un ulteriore ponte tra le epoche. Per la prima volta, Cédric Klapisch si affida a questo musicista, che mette in scena una colonna sonora strumentale che richiama sia Debussy che Satie, miscelando una sensibilità moderna. Questa colonna sonora accompagna delicatamente l’aspetto introspettivo del film senza enfasi eccessiva sulle emozioni.

Presentato fuori concorso alla 78ª edizione del Festival di Cannes, La Venue de l’avenir rappresenta un momento simbolico nella carriera di Cédric Klapisch, come sottolineato da Thierry Frémaux durante la conferenza stampa della selezione ufficiale del Festival di Cannes.

Il Futuro che Si Avvicina
Film | 2025
Uscita nelle sale: 22 maggio 2025
Commedia drammatica | Durata: 2h06
Di Cédric Klapisch | Con Suzanne Lindon, Abraham Wapler, Vincent Macaigne
Nazionalità: Francia

Attraverso questa opera intensa e storica, La Venuta del futuro invita a una riflessione sul tempo, sulla memoria e sulla famiglia, mantenendo vivo lo spirito del cinema corale tanto caro a Cédric Klapisch. Il film alterna osservazioni sulla realtà odierna a un’attenzione per le radici storiche, senza eccessi nostalgici, e presenta una regia attenta a sottolineare i legami tra i diversi periodi.

Per prolungare l’esperienza in sala, scoprite le uscite al cinema di maggio, i film da vedere in questo periodo e la nostra selezione dei film presentati al Festival di Cannes 2025.

Informazioni pratiche

Date e orari di apertura
Dal 22 maggio 2025

× Orari di apertura approssimativi: per confermare gli orari di apertura, si prega di contattare la struttura.
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