Mostra gratuita: Un patrimoine méconnu, dipinti inediti dal XV al XX secolo al Collège des Bernardins

Da My de Sortiraparis · Foto di My de Sortiraparis · Pubblicato su 8 novembre 2023 alle 10:20
Dal 18 ottobre al 16 dicembre 2023, il Collège des Bernardins ospiterà la mostra gratuita "Un patrimoine méconnu", con dipinti inediti dal XV al XX secolo. Un'esposizione eccezionale di opere

Recatevi al Collège des Bernardins per scoprire la mostra "Un patrimoine méconnu" nella sua cripta. Dal 18 ottobre al 16 dicembre 2023, le porte saranno aperte gratuitamente per svelare una collezione diopere inedite della Diocesi di Parigi. La mostra presenta una selezione di 14 dipinti che testimoniano un patrimonio artistico tanto ricco quanto discreto, che va dal XV al XX secolo. La maggior parte di questi dipinti non è mai stata vista prima e sono stati riuniti per questa occasione speciale.

Orchestrata da Nathalie Volle e Caroline Morizot, questa mostra ci immerge nelle profondità della ricerca storica dell'arte e nell'impegno della Commissione diocesana per l'arte sacra. La Commissione ha lavorato duramente per individuare, restaurare e riportare alla luce questi pezzi eccezionali. Con opere che vanno da Maurice Denis aJean-Gabriel Domergue, ci troviamo al centro di una conversazione artistica tra passato e presente.

Exposition “Un patrimoine méconnu, Tableaux du diocèse de Paris du XVe au XXe siècles" au Collège des BernardinsExposition “Un patrimoine méconnu, Tableaux du diocèse de Paris du XVe au XXe siècles" au Collège des BernardinsExposition “Un patrimoine méconnu, Tableaux du diocèse de Paris du XVe au XXe siècles" au Collège des BernardinsExposition “Un patrimoine méconnu, Tableaux du diocèse de Paris du XVe au XXe siècles" au Collège des Bernardins

La mostra è caratterizzata dalla collaborazione con la galleria Gagosian, che presenta anche un'opera di Sterling Ruby, creando un dialogo arricchente tra patrimonio e arte contemporanea. Opere un tempo nascoste, come la Sainte Catherine di Mignard, tornano sotto i riflettori e promettono di svelare segreti a lungo custoditi.

Nell'ex sacrestia, i visitatori sono guidati attraverso la diversità delle collezioni diocesane. Per esempio, c'è l'opera del "maestro degli occhi lampeggianti", o il trionfo dell'Immacolata Concezione di Paolo de Matteis, un tempo ignorato sulle pareti di una chiesa di Parigi. Questi tesori sono il risultato di generose donazioni di collezionisti e artisti e simboleggiano il continuo investimento della Commissione dopo la legge del 1905 che separava Chiesa e Stato.

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Si tratta di un'occasione unica per ammirare dipinti che, se non sconosciuti, erano poco noti e poco accessibili al pubblico. La mostra mette in evidenza non solo l'importanza di preservare questo patrimonio, ma anche il suo potenziale di ispirare e commuovere le generazioni attuali e future.

La mostra, aperta tutti i giorni tranne la domenica, è un'occasione unica per immergersi in mezzo millennio di storia dell'arte. È un'esperienza da non perdere per chiunque voglia arricchire la propria conoscenza dell'arte sacra e della sua evoluzione attraverso i secoli.

La mostra si apre con una misteriosa Visitazione, attribuita a un anonimo artista spagnolo dell'inizio del XVII secolo, la cui identità è stata oscurata dal passare del tempo, ma la cui maestria riflette l'influenza di El Escorial. Questo pezzo è emblematico dell'arte post-rinascimentale in Spagna, un periodo in cui l'arte religiosa serviva a rafforzare gli ideali della Controriforma.

Passiamo poi al periodo post-rivoluzionario in Francia con"Sainte Thérèse" (1827) di François Gérard, commissionato da Céleste de Chateaubriand. Si tratta di un ritratto che incarna sia la devozione che la politica, riflettendo la rinascita del cattolicesimo durante la Restaurazione francese. Chiedendo a Gérard di dipingere un'effigie di Santa Teresa, Céleste de Chateaubriand volle rendere omaggio alla patrona di questo istituto, Maria Teresa, figlia di Luigi XVI e Maria Antonietta. La santa è raffigurata in ginocchio, vestita con l'abito carmelitano: emerge dall'ombra, con il solo volto illuminato dalla luce divina. La tela è di forma ogivale e inserita in una cornice floreale neogotica. In origine era collocata dietro l'altare maggiore e illuminata da una luce zenitale.

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Nicolas Mignard, fratello meno noto di Pierre Mignard, ci presenta"Santa Caterina d'Alessandria" (1654), una tela che fonde armoniosamente influenze classiche e barocche. La sua riscoperta e il suo restauro arricchiscono la nostra comprensione della storia dell'arte religiosa in Francia.

Un anonimo valenzano della fine del XVI secolo ci offre il"San Giovanni Duns Scoto", un'opera che testimonia l'intreccio tra teologia e filosofia nell'arte della Controriforma, mentre il Maestro dagli occhi ammiccanti, potenzialmente di GALASSO, ci pone di fronte al pathos del "Cristo che porta la sua croce", dimostrando l'evoluzione dei temi religiosi sotto l'impulso del Rinascimento italiano.

Pierre-Jacques Cazes, con "Le Christ guérissant l'Hémorroïsse" (1706), illustra perfettamente l'impatto del suo mentore, Bon Boullogne, e sottolinea l'importanza del mecenatismo delle confraternite nell'evoluzione dell'arte religiosa attraverso i "Mays" di Notre-Dame.

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Per concludere, la mostra fa un salto indietro nel tempo verso il contemporaneo con Sterling Ruby e la sua opera in ceramica"Basin Theology/BRAVAMAX" (2014). Ruby fonde l'organico con l'industriale, dimostrando la sua innovativa esplorazione di forme e materiali.

Ogni pezzo di questa mostra è una finestra sul tempo e sul luogo della sua creazione, offrendo agli spettatori uno sguardo sui diversi modi in cui l'arte è stata usata per esprimere e rafforzare la fede attraverso i secoli.

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Informazioni pratiche

Date e orari di apertura
Da 18 ottobre 2023 a 16 dicembre 2023

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    Posizione

    20 rue de Poissy
    75005 Paris 5

    Informazioni sull'accessibilità

    Tariffe
    Gratuito

    Età consigliata
    Per tutti

    Sito ufficiale
    www.collegedesbernardins.fr

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