La saga Divinity fa il suo grande ritorno! Annunziato durante i Game Awards 2025, questo titolo sviluppato da Larian Studios, celebre per il successo Baldur’s Gate III, si chiamerà semplicemente Divinity. Non si tratta di un nuovo Original Sin, bensì di un ritorno alle origini per la prima saga del team belga.
Al momento, nessuna data di uscita né piattaforma sono state ufficialmente annunciate, ma tutto fa pensare che il gioco potrebbe approdare in una fase di accesso anticipato, strategia già collaudata con il loro titolo precedente. Il progetto viene descritto come "il gioco più grande e ambizioso" della casa, secondo Swen Vicke, direttore creativo di Larian.
Se il gameplay del prossimo Divinità rimane ancora ampiamente avvolto nel mistero, il cinematic trailer mostrato durante la cerimonia lascia intravedere alcuni indizi sul tono e l’universo di questa nuova avventura. Molto cupo, violento e sanguinoso, il trailer richiama un’atmosfera infernale che combina feste pagane e catastrofi biologiche, con una regia che potrebbe ricordare un certo Diablo.
Questa scelta artistica suggerisce un’esperienza più incentrata sull’azione in tempo reale, riscoprendo lo spirito delle origini della serie. Addio all’approccio tattico di Divinity: Original Sin: questo nuovo capitolo sembra puntare a un’immersione più immediata e coinvolgente. Per il momento, però, dobbiamo accontentarci di ipotesi, in attesa di sequenze di gameplay più concrete.
Per iniziare a dipingere il quadro: "Gli dei tacciono. Rivellon è sanguinante. Nuove forze si risvegliano". Questo nuovo capitolo si ambienta nel mondo conosciuto di Rivellon, un regno fantasy che qui sembra cadere nel caos più totale. Se avete seguito la serie fin dai primi titoli, riconoscerete sicuramente le allegorie alla mitologia dell’universo di Divinity, dove le forze divine e magiche si scontrano silenziosamente e dove le scelte dei mortali determinano il destino del mondo.
Ce ton à la fois sombre et mystique annonce un RPG profondément narratif, avec des enrichissements scénaristiques qui risquent de marquer durablement. Une promesse qui ne manquera pas de séduire les fans de jeux de rôle immersifs, dans un univers de fantasy sombre et d’univers riches en lore.
Scegliere un semplice Divinity come titolo non è certo casuale. Si intende riaffermare il legame con lo spirito originale della serie, nata nel 2002 con Divina Divinità. Prima del grande successo di critica con Original Sin I & II, la saga aveva sperimentato vari generi: classici RPG, hack’n’slash, strategia, il tutto in un universo già molto coerente e definito.
Questo nuovo episodio sembra voler riassumere le esperienze passate, pur esplorando nuove strade. L'assenza della menzione Original Sin fa pensare anche a un rinnovamento a livello strutturale, con un gameplay forse meno strategico e più focalizzato su un’immersione profonda e sensoriale.
Prima ancora dell’annuncio ufficiale, i social network erano stati scossi dalla misteriosa comparsa di un menhir scolpito, anticipata da Larian su diverse piattaforme. Questo teaser enigmatico ha mantenuto alta la suspense per settimane intere. In molti avevano pensato a un nuovo Baldur’s Gate, ma lo studio aveva già chiarito che non ci sarebbe stata una prosecuzione immediata.
Il colpo di scena finale mantiene le suoi prometti: è di nuovo Divinity al centro dell’attenzione, questa volta con un’art direction più cupa, una narrazione avvolgente e l’impegno di offrire un’esperienza RPG di livello superiore. La strategia di comunicazione studiata con cura da Larian Studios ha saputo creare forte aspettativa, confermando il loro talento sia nel gameplay che nelle scelte estetiche. Ora non resta che scoprire di più sul gioco… e speriamo molto presto!



























