Fast Fashion: presto un sovrapprezzo di 5 euro sui capi Shein o Temu?

Da Audrey de Sortiraparis · Pubblicato su 21 febbraio 2024 alle 20:00
La fast fashion sta vivendo i suoi ultimi giorni in Francia? Un nuovo disegno di legge propone un sistema di bonus-malus per l'abbigliamento, in funzione del suo impatto ambientale, e i giganti del settore come Shein e Temu sono nel mirino.

È entrata nell'arena politica francese una nuova proposta di legge che mira a ridisegnare il panorama del fast fashion in Francia. Promossa da Antoine Vermorel-Marques, deputato della Loira, la proposta di legge mira a introdurre un sistema di bonus-malus per l'abbigliamento, basato sull'impatto ambientale, con particolare attenzione ai colossi asiatici come Shein e Temu. L'Assemblea nazionale esaminerà il progetto di legge a marzo.

L'obiettivo primario di questa iniziativa è chiaro: incoraggiare i consumatori ad acquistare abiti prodotti localmente o in condizioni ecologiche. In pratica, ciò significherebbe una riduzione dei prezzi per gli abiti prodotti in Francia o in Europa, così come per quelli venduti nei negozi locali. In cambio, si applicherebbe un "malus" agli acquisti effettuati sulle piattaforme che non soddisfano questi criteri di responsabilità sociale e ambientale, quelle che coltivano la "moda ultraveloce" mettendo online "più di 1.000 nuovi prodotti al giorno", secondo le informazioni raccolte da BFM TV.

Per trasformare questa ambizione in realtà, il deputato propone una sanzione fissa di 5 euro per ogni capo di abbigliamento fast fashion. Questa misura è pensata per incoraggiare i consumatori a scegliere alternative più sostenibili ed etiche.

Inoltre, la feroce concorrenza di questi giganti ha già portato alla distruzione di migliaia di posti di lavoro e alla scomparsa di marchi iconici della moda francese come Camaïeu, André e Naf Naf...

La fast fashion sta vivendo i suoi ultimi giorni in Francia?

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