I tre moschettieri, il romanzo più famoso diAlexandre Dumas, arriva per l'ennesima volta sul grande schermo. Insieme ad Asterix e Obelix: Il Regno di Mezzo, è un'ulteriore prova che Pathé vuole investire in progetti per il grande schermo con grandi budget. Les Trois Mousquetaires - D'Artagnan, la prima parte di questo dittico in stile blockbuster, arriverà nelle sale il 5 aprile 2023. La seconda parte, I tre moschettieri - Milady, è prevista per il 13 dicembre 2023 .
La sceneggiatura di questi due film è stata scritta da Matthieu Delaporte e Alexandre de La Patellière, autori delle opere teatrali Le Prénom e Par le bout du nez. Il duo di scrittori ha già collaborato con Bourboulon, avendo co-scritto le sceneggiature delle commedie Papa ou Maman e Papa ou Maman 2.
Questa nuova lettura de I tre moschettieri presenta un cast(molto) numeroso. François Civil è D'Artagnan, Vincent Cassel è Athos, Romain Duris è Aramis e Pio Marmaï è Porthos. Eva Green interpreta Milady.
Louis Garrel e Lyna Khoudri, tra gli altri, completano il cast.
Come sottolinea Dimitri Rassam, uno dei produttori, i due film sono stati girati interamente in Francia per un budget totale di 60 milioni di euro. Una somma colossale raramente concessa alle produzioni francesi, il dittico è molto atteso dai produttori, che si aspettano un successo clamoroso.
Il nostro verdetto
Ecco un film che cambierà l'opinione pubblica sul blockbuster francese! Questo primo capitolo delle avventure dei Tre Moschettieri riesce nel suo intento: offrire un intrattenimento d'azione di alta qualità. Il lungometraggio di Martin Bourboulon è impressionante. Si percepisce l'entità del budget e lo si nota ovunque: nelle scenografie, nei costumi e nella densità della storia raccontata.
È la storia di D'Artagnan, un giovane provinciale che arriva a Parigi per diventare moschettiere. La sua impertinenza lo fa presto notare e, attirando le ire di Athos, Porthos e Aramis, i tre moschettieri più temuti della città, la piccola squadra si ritrova al centro di un enorme complotto contro il re di Francia.
Ma non è tutto! Ci sono così tante sottotrame che a volte pensiamo che una serie televisiva potrebbe essere più adatta a una storia come questa, perché i colpi di scena si susseguono velocemente. Tuttavia, il tutto si regge molto bene, soprattutto grazie ai suoi interpreti. François Civil nel ruolo del protagonista, ma soprattutto Pio Marmai, delizioso nel ruolo di Porthos, e Lyna Khoudri, che conferma ancora una volta il suo talento. Solo Louis Garrel fatica un po' nel ruolo del re Luigi XIII, per il quale adotta una dizione e un fraseggio strani che sminuiscono il film.
Fortunatamente, i difetti sono pochi e soprattutto la messa in scena delle scene d'azione, principale interesse del film, è un successo. Girate ad altezza d'uomo, con un'angolazione leggermente bassa e spesso in (finte) inquadrature in sequenza, i colpi inferti sono straordinariamente autentici e lo stile di combattimento è in netto contrasto con quello che siamo abituati a vedere nei blockbuster d'oltreoceano. I tre moschettieri non è perfetto, certo, ma non si può togliere al film la voglia di fare un film d'azione diverso, né la sua immensa generosità, né tanto meno la ricerca di autenticità nella regia, che mette i brividi durante le scene di scontro.
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