"ŠamaŠ, grido di pace": un'installazione sensoriale all'Institut du Monde Arabe di Parigi

L'Institut du Monde Arabe espone attualmente un'opera d'arte vibrante. Presentata per la prima volta nel padiglione libanese della Biennale di Venezia nel 2017, questa installazione dell'artista Zad Moultaka è ora in mostra a Parigi fino al 6 aprile 2025 e promette di non lasciare indifferente nessun visitatore.

"ŠamaŠ, grida pace": questo nome evoca l'antichità e si riferisce al dio babilonese del sole e della giustizia, citato nel Codice di Hammurabi, il primo codice di leggi conosciuto dall'umanità. In netto contrasto con questo personaggio ancestrale, la divinità è qui rappresentata da un motore a reazione di un bombardiere degli anni Cinquanta da cui fuoriesce una misteriosa melodia, che non affossa completamente le inudibili voci umane, mentre si trova di fronte a un muro di monete scintillanti che a sua volta richiama il Vitello d'oro.

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Artista visivo e compositore, l' installazione visiva e sonora di Zad Moultaka intende denunciare la barbarie delle armi, dando voce all'ingiustizia delle conseguenze per le popolazioni colpite dai conflitti che imperversano soprattutto in Medio Oriente.

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