Dal 22 ottobre 2025 al 15 febbraio 2026, il Palais de Tokyo dedica la prima mostra monografica in Francia a Melvin Edwards, importante scultore afroamericano nato nel 1937 a Houston. Questa retrospettiva inedita mette in luce un'opera scultorea che dialoga con la storia, la memoria, il panafricanismo e gli scambi culturali tra i continenti. Coprendo sei decenni di creazione,la mostra ripercorre i viaggi, le collaborazioni e gli impegni dell'artista tra gli Stati Uniti, i Caraibi e l'Africa occidentale, e torna sulla sua mostraall'UNESCO nel 1984, momento chiave della circolazione delle idee panafricane nell'arte contemporanea.
Melvin Edwards è noto per le sue sculture astratte di grandi dimensioni, per le sue installazioni di filo spinato site-specific e per la sua iconica serie Lynch Fragments, iniziata nel 1963. Queste opere, che sono assemblaggi di oggetti e materiali industriali saldati, mettono in discussione la storia della memoria e della socio-economia americana, in particolare nel contesto del Movimento per i diritti civili.
Lamostra evidenzia anche le influenze letterarie e musicali che permeano il lavoro dell'artista. I rapporti con poeti come Léon-Gontran Damas, conosciuto nel 1969 a New York, Édouard Glissant, incontrato a Parigi negli anni Ottanta, e Jayne Cortez, con cui ha collaborato alle illustrazioni dei suoi libri, dimostrano la dimensione collaborativa del suo lavoro. Questa dimensione è illustrata anche dal suo coinvolgimento nella creazione di un laboratorio di incisione a Dakar alla fine degli anni Novanta.
Le sculture di Melvin Edwards, spesso omaggi e monumenti intimi, collegano il passato e il presente delle geografie dell'Atlantico nero. Giocano con concetti e materiali, attingendo alla linguistica, all'architettura e a una riflessione antropologica sulla lavorazione del ferro, rivalutando l'Africa come fulcro universale per lo sviluppo dell'industria.
La mostra, piuttosto piccola anche se occupa un'intera ala ovest, offre una piacevole passeggiata tra le opere dell'artista. In fondo, una piccola sala attende gli amanti della pittura per un momento più intimo. Attenzione però: non ci sono barriere intorno alle opere, quindi vi chiediamo di fare attenzione, soprattutto se venite con dei bambini. Il percorso è abbastanza veloce da completare, ma questo permette anche di andare a vedere l'altra mostra del momento, Echo Delay Reverb.
Una mostra per i curiosi e gli amanti dell'arte contemporanea, ma anche per gli addetti ai lavori che conoscono il lavoro di Melvin Edwards. Se invece l'arte contemporanea non fa per voi, non vale la pena insistere, anche se potete provare a fare un'esperienza, perché qui non c'è nulla di sconcertante o di assurdo. Una bella mostra, comunque, da non perdere.
Questa retrospettiva fa parte della stagione americana del Palais de Tokyo, curata da Naomi Beckwith. Visitando la mostra di Melvin Edwards, ci si immerge in un corpus di opere al tempo stesso materiche e sottili, radicali e complesse, che offrono uno sguardo originale sulla storia e sullo stato attuale della circolazione di forme e idee tra Francia e Stati Uniti. È un'occasione per scoprire o riscoprire un artista il cui lavoro risuona con le questioni contemporanee della memoria, dell'identità e della trasmissione.
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Date e orari di apertura
Da 22 ottobre 2025 a 15 febbraio 2026
Posizione
Palazzo di Tokyo
13, avenue du président Wilson
75116 Paris 16
Accesso
Linea 9 della metropolitana, stazione "Iéna" o "Alma-Marceau
Tariffe
Tarif réduit : €9
Plein tarif : €12
Ulteriori informazioni
Aperto dal lunedì alla domenica dalle 12.00 alle 22.00, chiuso il martedì.



























