Renoir Dessinateur: la prima mostra dedicata ai disegni di Renoir al Musée d'Orsay, Parigi

C'è Renoir pittore, stella dell'Impressionismo, e poi... c'è Renoir disegnatore. Meno conosciuto, ma altrettanto essenziale. Dal 17 marzo al 5 luglio 2026, il museo d'Orsay traccia un nuovo ritratto del maestro francese con Renoir Dessinateur, la prima mostra interamente dedicata alle sue opere su carta, nella Galerie Seine, al piano terra.

Per la prima volta, il tratto della matita di Renoir viene messo in primo piano. A lungo confinato nella sua fama di virtuoso del colore, il tratto di Renoir è stato relegato in secondo piano. Alcuni hanno addirittura osato descrivere il suo disegno come mediocre: un grosso errore! L'esposizione riunisce un centinaio di opere provenienti da tutto il mondo: schizzi nervosi, bozzetti preparatori, studi minuziosi, ritratti a pastello, acquerelli dal vero, bozze per stampe o illustrazioni... per mettere i puntini sulle i e sottolineare il suo talento. Una collezione rara, spesso eterogenea e di piccole dimensioni (si dice che Renoir abbia distrutto molti dei suoi disegni) ma rivelatrice: l'arte della linea era per lui fondamentale quanto quella della pennellata.

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Il disegno, colonna portante del suo lavoro, va dai primi abbozzi da studente negli anni Cinquanta dell'Ottocento alle ricerche moderne degli anni Dieci. A partire dagli anni Ottanta del XIX secolo, quando prende le distanze dall'Impressionismo, inizia a ridisegnare il mondo: forme, luce, composizione... tutto passa attraverso la linea. Renoir Dessinateur rivela questi ponti segreti tra carta e tela.

Renoir tracciava, schizzava, disegnava a penna e sovrapponeva. Studiava i suoi soggetti fino all'osso, per poterli sublimare sulla tela. Lungi dall'essere un'operazione casuale, i suoi disegni sono gli sfondi - a volte le fondamenta - dei suoi capolavori. I numerosi studi di Les Baigneuses e Maternité ne sono la prova. Anche Berthe Morisot disse: "[Renoir] è un disegnatore di prim'ordine; tutti questi studi preparatori per un quadro sarebbero curiosi da mostrare al pubblico, che generalmente immagina che gli impressionisti lavorino con la massima disinvoltura". E sì, con Renoir ci si può preparare all'imprevisto!

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Il percorso rivela la sua totale libertà nell'arte di maneggiare gli strumenti della linea: grafite, matita Conté, penna, inchiostro nero o rosso, carboncino, acquerello, guazzo, pastello... E poi c'è la sanguigna, la sua preferita a partire dagli anni Ottanta del XIX secolo per la sua morbidezza, le sfumature carnose e un cenno ai maestri del XVIII secolo. In effetti, all'inizio del XX secolo, i suoi disegni erano affascinanti: Bonnard ammise di non essere in grado di fare altrettanto e Picasso si accaparrò un'eccezionale sanguigna per la sua collezione.

Organizzata in collaborazione con la Morgan Library & Museum, lamostra rivela l'opera di un artista che non ha mai smesso di disegnare, cercare e sentire. Con Renoir Dessinateur, il Musée d'Orsay ci invita a ritrarre un Renoir più intimo, più grafico... e semplicemente magistrale.