Victor Hugo decoratore: la mostra su un aspetto poco conosciuto del poeta alla Maison Victor Hugo

Victor Hugo pensava"Sono nato per fare l'arredatore". Eppure è diventato uno dei più famosi poeti e scrittori francesi. Dal 13 novembre 2025 al 26 aprile 2026, nel cuore della sua casa parigina, scoprite questo lato poco conosciuto dell'artista, dove poteva esprimere tutta la sua creatività. La mostra esplora l'universo decorativo dell'artista, con la sua immaginazione grafica e la sua ossessione per gli oggetti.

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Dai suoi interni parigini alla Hauteville House, il visitatore scopre su due piani del museo il modo in cui Victor Hugo concepiva l'arredamento come un'estensione della sua mente e della sua poesia, creando atmosfere ricche in cui pareti, pavimenti e soffitti diventano supporti di creazione. Attraverso i disegni, si scopre la messa in scena dei suoi scenari o le sue riproduzioni di oggetti decorativi, di cui oggi non rimane molto.

Pochi elementi rimangono dell'arredamento degli appartamenti parigini di Victor Hugo prima dell'esilio: alcuni oggetti, un solo disegno, lo sfondo di alcuni dipinti e testimonianze scritte. Nel corso del percorso, si nota il suo gusto per le cineserie, i ninnoli e le porcellane, dato che Victor Hugo ha realizzato la decorazione delle due case abitate da Juliette Drouet a Guernsey.

Per lui è anchel'espressione della vita familiare: regala bauli o cornici dipinte ai suoi cari, suo figlio Charles cerca oggetti per suo padre... 

Il pubblico può scoprire l'arredamento della Hauteville House grazie a una visita virtuale a 360°, dove egli conservava in quella che era la sala da biliardo gli oggetti che continuava ad acquistare, un immenso serbatoio della sua immaginazione decorativa, accumulati senza uno scopo preciso.

Ritorno a Parigi, nell'appartamento, con gli arredi di tre ambienti ancora visibili: il salone cinese, con pannelli incisi e dipinti da Hugo, ceramiche e alcuni mobili da lui progettati e realizzati dai suoi falegnami, il salone rosso e la camera mortuaria, che conserva gli arredi del luogo in cui il poeta è morto.

Non dimenticate di salire al piano superiore per scoprire la seconda parte della mostra e immergervi nelle stanze ricostruite, dove alcuni elementi d'arredo sono messi in risalto nel mezzo della mostra permanente, riconoscibili grazie a particolari cartelli. Stendardo ottomano, paravento con motivi giapponesi, creazioni dei suoi figli e nipoti: si entra nell'intimità del poeta ammirando i suoi reperti provenienti da altri paesi.

Una mostra affascinante e diversa da quelle solitamente proposte alla Maison, che permette ai curiosi e agli amanti di Victor Hugo di scoprirlo in modo diverso, sentendosi più vicini a lui grazie a elementi materiali e tangibili che vivono ancora oggi nel cuore del museo. Chi preferisce le mostre da visitare rapidamente non è necessariamente nel posto giusto, qui si assaporano lentamente queste bellezze di un altro tempo.