Ti ho sognato a colori: la mostra di Otobong Nkanga al Musée d'Art Moderne di Parigi

Il Musée d'Art Moderne de Paris rende omaggio a Otobong Nkanga con la sua prima mostra personale nella capitale, "I dreamt of you in colours", che unisce installazioni, disegni e opere inedite, dal 10 ottobre 2025 al 22 febbraio 2026.

Immergetevi in un mondo in cui l'arte lega intimamente gli esseri umani e la natura... L'artista Otobong Nkanga conquista il Musée d'Art Moderne de Paris con I dreamt of you in colours, una mostra che intreccia relazioni sensibili tra l'uomo e il suo ambiente, dal 10 ottobre 2025 al 22 febbraio 2026.

Informato da un approccio transistorico e interculturale, il suo lavoro affronta temi come l'ecologia, la memoria, la circolazione dei materiali e lo sfruttamento delle risorse, mettendo in discussione il nostro rapporto con la terra."Penso alla Terra come a un essere, come il nostro corpo: l'acqua, l'aria, gli alberi, le pietre e le piante sono esseri come il nostro corpo", riassume l'artista.

Un corpo di lavoro plasmato da una carriera internazionale

Otobong Nkanga, nata a Kano, in Nigeria, nel 1974, vive ad Anversa e ha studiato all'Università Obafemi Awolowo, all'École nationale supérieure des Beaux-arts di Parigi e alla Rijksakademie di Amsterdam. Dalla fine degli anni Novanta ha sviluppato una pratica multidisciplinare - dipinti, installazioni, arazzi, performance, poesia - in cui la nozione di strato gioca un ruolo centrale.

Le sue opere materializzano scambi tra corpi e terre, esplorano la circolazione di beni, storie e conoscenze, evidenziano le tracce della violenza ambientale e delineano prospettive di riparazione.

Ti ho sognato a colori, un viaggio tra archivi e creazioni originali

La mostra riunisce installazioni emblematiche, serie di fotografie, disegni inediti e opere recenti. Lamostra al Musée d'Art Moderne de Paris offre uno spaccato del suo lavoro, tracciando la genealogia di soggetti ricorrenti come le miniere e gli usi culturali delle risorse naturali.

Alcuni pezzi sono riattivati con nuovi elementi creati in situ, in una poetica dell'intreccio. Le opere provengono da collezioni pubbliche e private europee, tra cui il Castello di Rivoli, lo Stedelijk Museum, la Fondation Beyeler e il Centre Pompidou, oltre che dallo studio dell'artista.

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