I pendolari della linea 11 della metropolitana di Parigi conosceranno questitre murales realizzati alla fine degli anni '80. Creati dai mosaicisti Pepsy e Michel L'Huillier e dalla loro figlia Mathilde L'Huillier, rendono omaggio a Georges Brassens e alla sua iconica canzone "Les Lilas ". Due dei tre mosaici, visibili dai binari della stazione Porte des Lilas, raffigurano i famosi lillà. L'ultimo raffigura il famoso cantante con la pipa in bocca. È un ritratto che porta ancora una volta l'arte nella metropolitana di Parigi, per la nostra gioia. Ma ecco il problema. Secondo l'associazione Racines du 93, questi tre affreschi a mosaico potrebbero scomparire a causa di problemi di infiltrazioni nella stazione.
"La stazione ha problemi di infiltrazioni in alcuni punti. È in corso un intervento di riparazione. Per il momento sono state rimosse solo le piastrelle bianche delle pareti. Ci sono ancora i tre mosaici. Ma sono in pericolo", ha dichiarato Sylvain Oerlemans, presidente dell'associazione Racines du 93, a BFM Paris Île-de-France il 16 gennaio.
L'associazione ha quindi deciso di agire. Racines du 93 ha lanciato una petizione online per salvare "questo patrimonio ". Lanciata la scorsa estate, la petizione ha raccolto finora più di 6.800 firme.
Nella sua petizione, Racines du 93 sottolinea che l'artista del mosaico Michel L'Huillier ha esercitato il suo"diritto morale" il 10 dicembre ricordando alla RATP "di rispettare i suoi impegni iniziali ". In un'intervista rilasciata a Le Parisien il 15 gennaio, Michel L'Huillier ha spiegato di essere in discussione con la Régie Autonome des Transports Parisiens dal 2023 e ha dichiarato di non voler "rinunciare".
Da parte sua, la RATP ribadisce di essere "molto legata al patrimonio della metropolitana di Parigi ". "La RATP avrebbe voluto, per quanto possibile, conservare questi affreschi, ma i vincoli tecnici legati all'operazione rendono impossibile la loro conservazione in situ ", ha dichiarato a Le Parisien, aggiungendo di voler trovare soluzioni per "preservare la memoria di questo patrimonio o immaginare un nuovo intervento in omaggio a Georges Brassens ".
