Essonne: la A10 diventa la prima autostrada per la ricarica delle auto elettriche durante la marcia

Da My de Sortiraparis · Aggiornato il 26 novembre 2025 alle 13:15 · Pubblicato su 26 novembre 2025 alle 11:08
Da ottobre 2025 l'autostrada A10 ospita una prima mondiale: un sistema di ricarica dinamica a induzione che consente ai veicoli elettrici di ricaricarsi direttamente mentre circolano Le Journal Toulousain. Questa innovazione, testata ad Angervilliers nell'Essonne, potrebbe rivoluzionare il trasporto su strada in Francia.

È su un tratto di 1,5 km all'altezza del comune di Angervilliers,nell'Essonne, chela A10 diventa il terreno di sperimentazione di questa tecnologia inedita. Il 22 ottobre 2025, un camion elettrico ha potuto ricaricarsi per induzione mentre circolava in autostrada, segnando una tappa decisiva per la decarbonizzazione del trasporto su strada. Questa autostrada elettrica è il risultato di un progetto denominato "Charge as you drive", guidato da un consorzio che riunisce VINCI Autoroutes, la start-up israeliana Electreon, VINCI Construction, l'Università Gustave Eiffel e Hutchinson, con il sostegno di Bpifrance.

Come funziona questa autostrada elettrica?

Il principio si basa sull'installazione di bobine trasmittenti sotto la carreggiata che generano un campo elettromagnetico. In concreto, sono state installate 900 bobine di rame su 1,5 chilometri di carreggiata, interrate a una decina di centimetri sotto l'asfalto della corsia di destra. I veicoli dotati di bobine riceventi captano quindi questo campo elettromagnetico e lo trasformano in elettricità per alimentare contemporaneamente il motore e ricaricare le batterie. Questa tecnologia di ricarica a induzione consente quindi ai conducenti di aumentare l'autonomia senza mai fermarsi a una stazione di ricarica.

Quattro prototipi circolano ora su questo tratto per testare la ricarica dinamica: un camion, un autobus, un'auto e un veicolo commerciale. L'alimentazione proviene da una stazione elettrica urbana situata a meno di un chilometro di distanza, collegata da una linea ad alta tensione installata da Enedis.

Quali sono i risultati di questi primi test?

I test condotti in condizioni di traffico reali si stanno rivelando molto incoraggianti. Le potenze trasferite raggiungono fino a 300 kW istantanei e 200 kW medi, prestazioni paragonabili alle attuali stazioni di ricarica rapida. Ciò consente a un autocarro di guadagnare un chilometro di autonomia per ogni chilometro percorso e fino a tre chilometri per un veicolo leggero.

Questa tecnologia potrebbe trasformare radicalmente il settore del trasporto su strada. Consentendo una ricarica continua, aprirebbe la strada a batterie più piccole e leggere, riducendo così i costi di acquisto e l'impronta di carbonio legata alla loro produzione. Per i veicoli pesanti, il potenziale risparmio rappresenterebbe tra le 10 e le 17 batterie in meno per le auto elettriche.

È prevista una diffusione su larga scala?

Se i risultati continueranno a essere conclusivi, VINCI Autoroutes potrebbe prendere in considerazione l'implementazione su altre autostrade. Il trasporto su strada rappresenta il 95% della mobilità in Francia e quasi un terzo delle emissioni di gas serra, il che lo rende una sfida importante per la transizione ecologica. Uno studio del Ministero dei Trasporti ipotizza addirittura un'implementazione su 9.000 km di autostrade entro il 2035.

Il principale ostacolo rimane tuttavia il costo: circa 4-5 milioni di euro per chilometro attrezzato. E per il momento, solo i veicoli dotati di ricevitori compatibili possono usufruire del sistema. Questi ricevitori possono comunque essere installati dopo l'acquisto del veicolo, nell'ambito di un retrofit.

La Francia non è sola in questo campo di innovazione. Esperimenti simili sono in corso in Italia con il progetto Arena del Futuro in collaborazione con Stellantis, in Germania a Karlsruhe per gli autobus elettrici e in Svezia con l'eRoadArlanda. Nell'Ain, il progetto eRoad Mont Blanc sta testando un altro approccio con una rotaia conduttiva inserita nella carreggiata. Insomma, l'autostrada elettrica non è più fantascienza, ma sta gradualmente diventando realtà.

Informazioni pratiche

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